Pope mi dice “tu fai troppi quadri in uno. Ogni tuo quadro lo potresti ritagliare separare, moltiplicare”.
Pope dice “ogni forma ha un colore, così che un colore non può che originare una forma”.
lo scopro lacerti di colore ai bordi delle sue forme, colori (materia) precedenti al colore ultimo “cangiante”. Scopro rimandi, giochi a margine, che inibiscono il senso del tempo, senso per me intrinseco al lavoro e indispensabile nella sua evidenza.
Pope “romantico” ama Malevich e il fondo oro, Licini, Kline, e la bohème (gli amici tutti), lo dichiara e lo nasconde, annulla il tempo e si fonde con loro: “il tempo giocato”.